INTERNET: AIART, 15% RAGAZZI A RISCHIO DIPENDENZA

Galantino, abitare piazze virtuali senza battaglie retroguardia

Il 15% dei ragazzi è a rischio dipendenza da Internet. Il dato, che emerge da una recente ricerca dell'Università di Taipei, è stato presentato ieri nel corso di un convegno, “Internet-patia”, organizzato dall'Aiart (associazione cattolica di ascoltatori radio-tv).
La Chiesa italiana mette in guardia dalle insidie della rete ma invita ad “abitare queste piazze virtuali senza battaglie di retroguardia, come una vera sfida educativa”. Lo ha detto aprendo i lavori del convegno, monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei. “Usufruisco abbastanza della rete - ha confidato mons. Galantino - Quando ho perso il mio tablet stavo perdendo la testa e mi sono reso conto che stava diventando una 'protesi'. Anzi io ero una 'protesi' del tablet. Quando mi sono tranquillizzato, l'ho ritrovato”. “Oggi la grossa novità - ha osservato - è di natura antropologica. Pensiamo alla smania di fissare l'istante su Facebook e ricevere i 'Mi piace'”.
Per l'Aiart, passo fondamentale è far entrare nei programmi scolastici in modo più incisivo la media education: basta dire infatti che oramai più del 61% della famiglie ha accesso a internet. “Non vogliamo demonizzare il web, che è un formidabile strumento di sviluppo e mezzo di straordinaria importanza ma va giudicato l'uso che se ne fa” ha detto il presidente dell' associazione Luca Borgomeo.
In Italia tra le esperienze più significativa contro le dipendenze da web è quella dell'Ambulatorio dedicato alla cura degli Internet Addiction Disorders (Iad) nel Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma. Dall'avvio delle attività, circa cinque anni fa, l'Ambulatorio ha preso in carico oltre 700 pazienti, di cui l'80% adolescenti dagli 11 ai 24 anni, per lo più di sesso maschile, fruitori di chat, social network e giochi di ruolo. I casi più gravi parlano di ragazzi connessi ad internet anche 18 ore al giorno. Secondo lo psichiatra Federico Tonioni, che guida l'ambulatorio, “la dipendenza da Internet e il cyberbullismo sono due facce diverse della stessa medaglia”. (ANSA)