UE: GIACOMELLI, SERVE ROAD MAP PER TECNOLOGIE INNOVATIVE
Sottosegretario, tra marzo e aprile conferenza degli stakeholder

Nel semestre italiano di presidenza del Consiglio dell'Unione europea “vogliamo avviare una riflessione condivisa su una road map che ci porti a favorire l'avvento di tecnologie innovative”. Lo ha detto Antonello Giacomelli, sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico con delega per le Comunicazioni, intervenendo alla XX edizione del World Dmb General Assembly, assemblea generale del Forum mondiale sulla radio digitale, in corso a Roma.
“Vorrei annunciare un'intenzione - ha aggiunto Giacomelli - Convocheremo tra marzo e aprile prossimo una conferenza di tutti gli stakeholder interessati, il mondo della radio dell'emittenza e le istituzioni per affrontare il tema dell'innovazione tecnologica da sistema paese e vorrei che questo appuntamento fossimo poi capaci di riproporlo a livello europeo”. Secondo il sottosegretario “non è facile trovare un terreno comune fra 28 Paesi nonostante la buona volontà e l'impegno di ciascuno, ma se l'Europa vuole avere un ruolo in uno scenario che cambia non può accettare di definire se stessa solo come un mercato, altrimenti prepara solo la strada che altri percorreranno. Dobbiamo definire per l'Europa un percorso da protagonista nel mondo della comunicazione, dando le politiche e le regole per evitare che l'unico linguaggio culturale ammesso sia quello americano. Per questo la prossima settimana sarò a Washington, per dire che il consolidamento della posizione europea interessa a tutti”.
Giacomelli ha sottolineato come la radio sia stata spesso “vissuta come sorella minore della tv, nonostante svolga un servizio molto utile e a volte indispensabile che con il digitale può arricchirsi di nuovi aspetti. Anche nel mondo radiofonico c'è un grande affollamento che però è diversità e ricchezza, pluralità e forza. Guardiamo all'analogico come qualcosa che è alle nostre spalle, il digitale è il presente e il futuro”. Il servizio pubblico “non può che recuperare un ruolo di apripista e traino nel nostro paese per l'avvento del digitale nella radiofonia”. Inoltre, ha aggiunto, “abbiamo preso contatti con il ministero della Difesa e verificheremo in tempi rapidi l'effettivo utilizzo o effettiva indisponibilità del canale 13 ponendoci l'obiettivo di arrivare a forme di condivisione, di coutilizzo, a superare questo 'niet' che fino ad oggi ha sbarrato la strada”.
Durante il panel sullo status della radio digitale in Italia, sostenuta da 12 grandi emittenti nazionali private con 22 milioni di ascoltatori e un 65% raggiunto di copertura outdoor, è intervenuto anche Antonio Martusciello, commissario Agcom. “Il nostro continente è spaccato fra due Europe, quella digitale e quella analogica - ha detto - Il cammino verso la radio digitale l'Autorità l'ha avviato 5 anni fa, spetta però al mercato scandire le tempistiche in un quadro di regole certe”. (ANSA)