INTERNET: CATANIA, NON APPLICARE REGOLE RADIO-TV A WEB
Presidente Confindustria digitale, meglio autoregolamentazione

“Sarebbe un grave errore pensare di estendere la regolamentazione esistente per il settore radiotelevisivo agli attori e alle imprese emergenti del mondo digitale, perché si tratta di regole a tutela di un telespettatore 'passivo', mentre l'utente del mondo web è un soggetto che interagisce e sceglie”. E' quanto ha affermato il presidente di Confindustria Digitale, Elio Catania, nel corso dell'audizione alla IX Commissione Permanente della Camera dei Deputati nell'ambito dell'Indagine conoscitiva sul sistema dei servizi di media audiovisivi e radiofonici.
Secondo Catania, l'effetto di una simile scelta “significherebbe non solo appesantire i nuovi mercati con norme non adeguate a favorirne lo sviluppo ma, soprattutto, abbassare gli stimoli concorrenziali e vincolare l'innovazione”. Per Catania bisogna puntare a “creare nuove e migliori condizioni affinché il Paese colga le grandi opportunità offerte dal processo di convergenza dei media audiovisivi con le tecnologie digitali”. E' necessario - ha aggiunto - abbandonare i vecchi schemi di regolamentazione “a favore di modelli di autoregolamentazione e co-regolamentazione, i soli che si dimostrano in grado di coniugare nel mondo web lo sviluppo delle attività alla tutela di diritti garantiti dall'ordinamento”.
Il presidente di Confindustria Digitale ha sottolineato infine che “tutti i fenomeni legati al web hanno una dimensione globale, da cui è impossibile prescindere. Pertanto, qualunque azione a livello nazionale che non sia coerente con gli sviluppi di mercato e del quadro normativo europeo e internazionale rischia di avere il solo effetto di penalizzare il Paese sul fronte dell'innovazione e della competitività, in un momento storico in cui queste sono gli elementi chiave su cui fare leva per la ripresa di una solida crescita dell'economia”. (ANSA)