GIOVANI MULTITASKING, NESSUNA PERDITA DI CONCENTRAZIONE

Ricerca presentata alla conferenza nazionale della American Academy of Pediatrics

Essere multitasking è tipico di giovani e adolescenti i quali, diversamente dagli adulti, possono diventare talmente abili ad usare più apparecchi alla volta, da tv a cellulare a computer, senza perdere per questo concentrazione o rallentarsi nello svolgimento di un certo compito. E' quanto dimostra una ricerca presentata alla conferenza nazionale della American Academy of Pediatrics (AAP) e condotta da Sarayu Caulfield della Oregon Episcopal School di Portland. Tanti studi in passato hanno dimostrato che la tendenza a fare troppe cose insieme, specie dimenandosi tra pc, telefono, iPad, o leggendo email e aggiornando la propria pagina facebook mentre si lavora, porta a distrazione e rallentamento nello svolgimento di compiti.
Per vedere se ciò è vero anche per i cosiddetti nativi digitali, coloro cioè che sin da piccoli sono abituati a confrontarsi con iPad, smartphone pc e altri apparecchi, gli esperti Usa hanno coinvolto oltre 400 giovani dai 10 ai 18 anni e hanno misurato la loro tendenza al multitasking ovvero quanto tempo in media ogni giorno si ritrovassero a passare da email a telefono, da Facebook a Twitter o altri media. Poi hanno sottoposto l'intero campione a due tipi di test di concentrazione per valutare la capacità di portare a termine un compito preciso sia in condizioni ottimali, sia in un ambiente pieno di distrazioni multimediali.
E' emerso che i giovani che trascorrevano ogni giorno più tempo in attività di multitasking dimostravano una performance migliore al test di concentrazione, specie quello svolto in condizioni distraenti. Ciò significa, spiegano i ricercatori, che da giovani si ha l'elasticità mentale per acquisire la capacità del multitasking senza che questo venga a detrimento delle proprie performance cognitive. Probabilmente la pratica costante del multitasking potenzia la memoria di lavoro nel cervello dei nativi digitali. (ANSA)