AGENDA DIGITALE: INCREMENTANDO USO INTERNET PIU' DI 200MILA NUOVI POSTI DI LAVORO
Convegno alla Luiss, oltre 100mila occupati nella fascia di età 15-24 anni

Se in Italia Internet fosse diffuso tanto quanto lo è in Francia, si avrebbero 200mila nuovi posti di lavoro in più nella fascia di età tra i 15 e i 64 anni, di cui 100mila solo nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni. E questo perché la diffusione di Internet crea più posti di lavoro di quanto non ne distrugga. Basterebbe infatti un aumento del 10% dello sviluppo della rete per generare, nei Paesi Ocse, un incremento occupazionale pari a +0,44% e di quella giovanile pari a +1,47%. Sono i dati emersi dal convegno “Verso un mercato unico europeo dei sistemi digitali: effetto sulla competitività e ruolo della presidenza italiana dell'Unione europea” promosso dalla Luiss, ieri a Roma.
Solo in Italia, rileva lo studio presentato dalla Luiss, internet resta ancora un'opportunità con pochi benefici e molte potenzialità, con un impatto diretto sull'economia digitale nel campo del lavoro pari al 2% del Pil nazionale, nel 2012, ben al di sotto della media dei Paesi Ocse. Gli outcomes di alcune ricerche, condotte da McKinsey & C. nel 2012 in 13 Paesi, dimostrano come negli ultmi 15 anni in Italia siano stati creati circa 700mila posti di lavoro connessi al web: il 70% è direttamente collegato a internet, sia nei settori altamente digitalizzati come ad esempio le Tlc, sia nei settori più tradizionali come ad esempio l'Ict nel settore bancario; il restante 40% è costituito dai cosiddetti posti di lavoro 'indotti', creati cioè in tutte le aree economiche che contribuiscono in maniera indiretta all'economia digitale. In altri termini, la crescita dell'economia digitale consente, stando agli analisti, la 'discussione' di occupazione creandone di nuova. A testimonianza di tutto ciò nei 13 Paesi analizzati, in tutti i settori, i posti di lavoro nati grazie al web sono stati in media 2,6 per ogni posto eliminato. E nel nostro Paese la media decresce ma resta comunque positiva: 1,8 posti di lavoro creato per ogni posto perso. Per effetto della 'creazione' di nuovo lavoro, l'economia digitale, rileva ancora lo studio presentato alla Luiss, ha finora contribuitto alla nascita di 320 mila nuovi posti di lavoro. (Adnkronos)