TV: CARDANI, LEGGE PAR CONDICIO INADEGUATA, CAMERE AGISCANO

Il presidente Agcom alla Relazione annuale in Parlamento

La legge sulla par condicio “denuncia sempre maggiori ed evidenti criticita' applicative, specie nei periodi elettorali, rispetto alle quali e' certamente auspicabile un nuovo intervento del legislatore che possa coniugare la irrinunciabile esigenza di assicurare una efficace tutela del pluralismo informativo, con l'evoluzione del panorama mediatico e politico”. Così il presidente Agcom, Angelo Marcello Cardani, alla Relazione annuale in Parlamento.
Cardani ha ricordato che “l'Autorità, alla fine del 2013, ha avviato un processo di revisione della disciplina attuativa della legge medesima per il periodo non elettorale al fine di tenere conto dei cambiamenti intervenuti nelle modalità di fruizione del mezzo radiotelevisivo e nei format dei programmi”.
Il presidente Agcom ha quindi sottolineato che “la comunicazione politica, genere sul quale il legislatore del 2000 aveva costruito il baricentro della par condicio, rappresenta in effetti un veicolo di informazione ormai superato: i dati di ascolto evidenziano una scarsa attenzione del pubblico verso questa tipologia di programmi”. “Di contro - ha proseguito – è cresciuta l'attenzione per i telegiornali e per i programmi di approfondimento che, prendendo le mosse da fatti di attualità, sono realizzati con format nuovi che attraggono l'interesse del pubblico per il tipo di confronto proposto”. “I compiti di vigilanza di cui l'Autorità è investita – ha aggiunto Cardani - sono divenuti, inoltre, via via più complessi in ragione, da un lato, dell'evoluzione delle modalità di fruizione del contenuto radiotelevisivo, e dall'altro, della “incontrollabile” frammentazione partitica, ben lontana dal bipolarismo che aveva ispirato la disciplina del 2000”. “Il mutamento di scenario cui ho fatto cenno - ha concluso - richiede una profonda riflessione del legislatore, volta ad adeguare l'impianto normativo al nuovo quadro mediatico e politico di riferimento. In questo senso, procederemo quanto prima ad inviare una segnalazione al Governo evidenziando gli specifici profili di criticità della disciplina vigente”. (ANSA)