VIA A INDAGINE CONOSCITIVA ALLA CAMERA SUL SISTEMA RADIOTELEVISIVO

Con l'audizione dei rappresentanti di Confindustria radio-tv

“Se la legge non si adegua ai cambiamenti della società, invecchia in fretta. E nel sistema dei media audiovisivi e radiofonici, dove un quinquennio è un'era geologica, il rischio è ancora più grande. Ecco perché abbiamo deciso di dare la parola a tutti i protagonisti del settore, a quattro anni dal decreto 44/2010 sul passaggio dall'analogico al digitale terrestre”. Lo dichiara il deputato Pd e presidente della Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera, Michele Meta, commentando l'indagine conoscitiva sul sistema radiotelevisivo che è stata avviata ieri a Montecitorio con l'audizione dei rappresentanti di Confindustria radio-tv.
“Quello switch off che solo quattro anni fa sembrava un cambiamento epocale - spiega Meta - oggi fa quasi sorridere, pensando alla velocità con cui tutto il sistema si trasforma: la sfida ora si è già spostata sulla fusione tra i servizi tradizionali e internet, e nel giro di due anni la maggioranza delle famiglie Ue avrà in casa televisori dotati di connettività. Ecco perché è urgente una riflessione del Parlamento sul modo migliore per affrontare la rivoluzione tecnologica e, in particolare, sulla configurazione e l'attività degli operatori del sistema: nel ciclo di audizioni parleremo dell'assetto del sistema, della posizione dei singoli operatori e delle prospettive di sviluppo economico e occupazionale del settore”.
L'indagine conoscitiva - deliberata lo scorso 30 aprile e iniziata oggi - si concluderà a settembre. Dopo Confindustria, verranno auditi in Parlamento il Governo, la Commissione europea, l'Agcom, la Rai, le emittenti tv nazionali, le associazioni delle emittenti televisive locali, le associazioni degli operatori internet e operatori telefonici, le organizzazioni sindacali, oltre a esperti della materia e ulteriori soggetti operanti nel settore. (ANSA)