INTERNET: LA TERRA DEL CONFLITTO, TRA DIRITTI E PIRATERIA
Operatori a confronto. Carotti (dg Fieg), va armonizzata normativa europea

“Internet è per sua natura la terra del conflitto”, quella che contrappone i più diversi diritti. Ne è convinto il presidente per l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Giovanni Pitruzzella, che riassume così la giornata di lavori dedicata a “Innovazione tecnologica e democrazia della rete: tutela dei diritti e nuove professionalità”, organizzata dalla Fondazione Ugo Bordoni, in collaborazione con la Fieg, il Gruppo Aubay Italia e l'Osservatorio Tuttimedia in occasione della presentazione della sesta edizione del “Manuale di diritto dell'informazione edella comunicazione” di Ruben Razzante.
“Negli ultimi 2-3 anni - esordisce il direttore generale della Fieg, Fabrizio Carotti - gli editori si sono molto impegnati in tema di diritto d'autore, perché questo significa mantenere in vita le aziende e la loro capacità di sviluppo, anche multimediale. Mi auspico una sempre crescente sensibilità su questo tema, ma su internet - prosegue - è necessario un aggiornamento di norme. Va rafforzato il controllo sul web e armonizzata la normativa in ambito europeo. E va combattuta la pirateria, anche aumentando l'offerta legale e rimuovendo quegli ostacoli, fiscali e tecnologici, che nel nostro Paese sono ancora un freno alla diffusione del prodotto online”. E sul tema della legalità Carotti torna ancora: “Lo sforzo comune di tutti i settori impegnati nel web deve passare anche per campagne pubbliche di educazione alla legalità. Possiamo fare molto anche per avvicinare i giovani a questa materia che difficilmente incontra consensi”.
Ma innovazione, legalità, democrazia e diritti della persona possono davvero coesistere sul web? “La rete - dice Gina Nieri, consigliere d'amministrazione Mediaset - può essere una grande occasione se però è anche luogo di assunzione di responsabilità, sia in termini democratici che di diritti garantiti. Su copyright e produzione di contenuti, però, l'Europa deve ritrovare l'orgoglio di affermare la propria diversità culturale e uscire da questo rimbambimento della tecnologia come feticcio. O finiremo omologati in un colonialismo culturale. Io non sono per le barricate - prosegue - però si deve avere una prospettiva continentale, con un'assunzione di responsabilità e senza soggiacenza alla rete ogni volta che si parla di dare regole”. E se di regole si parla, “quando si offrono servizi ai cittadini europei, le norme devono essere uguali per tutti, aprescindere dal paese di provenienza” - commenta il Garante per la protezione dei dati personali, Giuseppe Busia.
“L'Agcom – dichiara il commissario Antonio Martusciello - ha scelto di operare ex ante con un regolamento che è un modello di amministrazione moderna e trasparente, cercando di unire legalità ed educazione degli utenti e senza alcuna idea di oscurare i siti se non in caso di violazioni massive, ad esempio con film diffusi piratati dall'estero”. Massima disponibilità da Asstel: “Un ecosistema - spiega la responsabile relazioni Istituzionali, Marzia Minozzi - deve basarsi sulla fiducia di tutti gli attori coinvolti e il diritto d'autore è un punto fondamentale”.
Ma non solo copyright, all'ordine del giorno sul web c'è anche la protezione dei dati personali, il diritto all'oblio, il dovere di aggiornamento delle notizie fino alla nuova frontiera dell'e-commerce, che in Italia stenta ancora a decollare del tutto. “Ci sarà da agire sia ex ante che post - conclude Pitruzzella - Il giudice colmerà i vuoti, ma abbiamo tanto da fare”. (ANSA)