LA DONNA IN TV E NEI MASS MEDIA, LA RAPPRESENTAZIONE FEMMINILE NEL MONDO DELLA COMUNICAZIONE
Seminario di studio promosso dal Corecom Marche all'Università di Macerata

Quali immagini e modelli femminili sono veicolati dai mass media? Se ne è discusso mercoledì 28 aprile all’Università di Macerata nel seminario “Comunicazione e genere, la rappresentazione delle donne nei mass media”, promosso dal Co.Re.Com. Marche - Comitato Regionale per le Comunicazioni in collaborazione con il Disco, Dipartimento di Scienze della Comunicazione e con il Comitato per le pari opportunità dell’Ateneo maceratese.
Ad aprire i lavori la professoressa Paola Magnarelli, direttrice del Disco, che ha subito sottolineato il valore dell’iniziativa che riaccende il dibattito sul ruolo delle donne nel discorso pubblico e sull’immagine che delle stesse viene riproposta dai mezzi di comunicazione, spesso costruita intorno a stereotipi e luoghi comuni.
A dare maggiore spicco al seminario anche la presenza di Paola Giorgi, la neo eletta vice presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, che si è detta orgogliosa di partecipare come prima uscita pubblica ad un evento dedicato ad un tema, quello della comunicazione di genere, da lei particolarmente sentito, anche in termini di responsabilità, dato l’importante ruolo che è stata chiamata a ricoprire.
Innovativa e stimolante la prospettiva di analisi adottata nel suo intervento da Marco Moruzzi, presidente del Corecom Marche, che ha fornito la fotografia della presenza/assenza delle candidate nelle tribune politiche proposte dalle tv locali durante la campagna elettorale.
Entusiasta di partecipare al seminario Adriana Celestini, presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Marche, che ha ribadito la rappresentazione delle donne, da parte dei media, alle ultime elezioni regionali come "figure silenti".
Docenti ed esperti del mondo della comunicazione hanno poi affrontato le variegate tematiche legate ai ruoli e alla presenza femminile in tv e nei media. Proprio la televisione, più di ogni altro mezzo di comunicazione, ha il potere di condizionare la costruzione del pensiero sociale e possiede anche capacità educative nei confronti delle giovani generazioni. È dunque più che mai necessaria l’attenzione verso i messaggi e la qualità dell’offerta televisiva.
Di fronte ad immagini sempre più discriminanti e offensive della dignità delle donne, Corecom Marche e Università di Macerata hanno ritenuto urgente mettere in campo ancora una volta un’azione condivisa e concreta che conferma e rafforza la sinergia tra le due istituzioni.