LA UE DA' LO STOP ALLE TARIFFE ULTIMO MIGLIO

Rese note le motivazioni di Bruxelles. Decisione prezzi Agcom arbitraria, ostacola mercato

La decisione sulle tariffe per l'ultimo miglio dell'Autorità per le Comunicazioni è stata presa “in modo piuttosto arbitrario” e “senza il necessario rigore metodologico”, con “effetti negativi” che “possono pregiudicare notevolmente lo sviluppo del mercato interno” oltre a essere un “deterrente per gli operatori multinazionali” a investire in Italia. Sono le motivazioni dello stop imposto dalla Commissione Ue all'Agcom lo scorso 12 agosto, contenute nella lettera inviata all'Autorità e rese note oggi da Bruxelles. La Commissione, infatti, scrive questa nella lettera inviata al presidente Angelo Marcello Cardani, “pur riconoscendo alle autorità nazionali di regolamentazione una certa discrezionalità” nel controllo dei prezzi, “sottolinea che qualsiasi metodologia deve essere debitamente giustificata”. E in questo contesto “quel che inquieta la Commissione è l'elemento di arbitrarietà che emerge nel metodo adottato dall'Agcom per fissare i prezzi” arrivando così a “minare il principio della prevedibilità regolamentare” e dall'altro a non garantire “condizioni stabili di programmazione per gli operatori del mercato”. In particolare, Bruxelles “dubita seriamente” che il costo di capitale notificato a Bruxelles “rispecchi effettivamente le attuali condizioni di concorrenza” e “nutre seri dubbi circa la validità del valore scelto per il parametro”, al punto che “questo approccio è fonte di particolare inquietudine”. Di conseguenza la Commissione “dubita seriamente” che il valore del costo di capitale “promuova investimenti efficienti e innovazione e assicuri la salvaguardia della concorrenza nel mercato”. Per questo, conclude Bruxelles, non solo “la Commissione nutre seri dubbi sulla compatibilità con il diritto Ue, ma ritiene inoltre che la misura proposta creerebbe un ostacolo al mercato unico alla luce dell'approccio instabile e imprevedibile utilizzato per imporre i prezzi all'ingrosso a Telecom Italia”. (ANSA)