RELAZIONE ATTIVITA' CORECOM 2020 - LA CENTRALITA' DELLE TLC DURANTE LA PANDEMIA

Per il presidente del Corecom Marche, Cesare Carnaroli, le telecomunicazioni rappresentano un settore diventato sempre più cruciale nella vita delle persone, un bene che il Covid-19 ha dimostrato essere di prima necessità. Di riflesso si registra un costante incremento del lavoro della struttura di garanzia nelle conciliazioni e definizioni delle controversie tra operatori della comunicazione ed utenti. Tra i casi più ricorrenti, l’addebito di importi non dovuti, le mancate migrazioni, i distacchi non motivati o l’inadeguato funzionamento della linea.
“L’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha inciso profondamente anche nel settore delle telecomunicazioni e di riflesso sulle attività condotte nel 2020 dal Corecom Marche, cambiandone radicalmente lo scenario di riferimento”. Ad affermarlo è lo stesso presidente del Comitato, Cesare Carnaroli, nel presentare la Relazione annuale, insieme con il vicepresidente Domenico Campogiani e con il componente Emanuele Maffei. 
“La pandemia – dichiara Carnaroli – ha di fatto affermato la centralità del sistema delle telecomunicazioni nella vita di ognuno di noi. E’ diventato un bene di prima necessità. Pensiamo al ricorso al lavoro agile, alla Dad, all’intrattenimento. La stessa emergenza epidemiologica ha fatto però emergere alcune carenze strutturali nelle telecomunicazioni, come  quelle riguardanti la  banda larga e l’efficienza delle reti”. 
“Una significativa attenzione – continua Carnaroli - è stata rivolta anche all’assetto regionale delle infrastrutture di comunicazione. Al riguardo sono emerse criticità. Alcune scuole, in particolare, sono risultate prive del rilegamento in fibra ottica (381) o comunque in difficoltà rispetto alla didattica a distanza. Ciò ha indotto il Corecom a segnalare alla Giunta regionale la necessità di un rapido intervento per concorrere a risolvere i problemi. Nelle Marche, d’altra parte, è cresciuta in maniera significativa la velocità di connessione ad internet, con un miglioramento del 37,95 % rispetto al dato del 2019”.
Le attività concernenti il tentativo di conciliazione e la definizione delle controversie tra operatori della comunicazione ed utenti costituiscono la parte preminente del lavoro del Corecom. Tali attività hanno un diretto impatto all’esterno e sono caratterizzate da un costante incremento, sia per la rilevanza che progressivamente hanno assunto le comunicazioni, che per le difficoltà crescenti degli operatori della comunicazione. L’utente può chiedere al Corecom anche l’adozione di provvedimenti temporanei diretti a garantire la continuità della fruizione del servizio sospeso dall’operatore. Dal 23 luglio 2018 tutte  le istanze sono presentate e gestite attraverso la piattaforma ConciliaWeb la quale ha consentito di ridurre gli inconvenienti derivanti dall’impossibilità della presenza in sede a causa dell’emergenza epidemiologica.
“Conciliazioni e definizioni – spiega Emanuele Maffei, componente del Corecom – potranno raggiungere una platea ancora più ampia in futuro. I numeri sono incoraggianti e dimostrano che il passaggio alla piattaforma Conciliaweb, contrariamente ai timori iniziali, non ha escluso le persone da questo servizio gratuito”. 
Il numero delle istanze di conciliazione presentate dagli utenti nel corso del 2020 ammonta a 3.261; quello delle istanze di provvedimento temporaneo a 353; quello delle istanze di definizione a 427. Il numero delle istanze di conciliazione presentate dagli operatori è pari a 5.
Mentre il numero delle istanze di conciliazione e di provvedimento temporaneo ha subito nel 2020 una lieve riduzione rispetto al 2019, quello delle istanze di definizione, invece, è cresciuto sensibilmente.
Delle istanze di conciliazione, 832 sono relative alla conciliazione semplificata e 2.429 alla conciliazione in udienza. I procedimenti conclusi con accordo sono 2.030, quelli conclusi con mancato accordo 455. I procedimenti archiviati per rinuncia dell’utente ammontano a 243.
Rispetto alle 427 istanze di definizione, i procedimenti conclusi con accordo sono 234. Nessun procedimento si è concluso con mancato accordo. I procedimenti archiviati per rinuncia dell’utente ammontano a 63. 
Riguardo ai provvedimenti temporanei, a fronte di 353 istanze, ne sono state evase 352.  In 79 casi è stato adottato un provvedimento temporaneo. In 149 casi è stata disposta l’archiviazione. Tale archiviazione è generalmente riconducibile al fatto che, a seguito dell’intervento del Corecom, l’operatore riattiva la linea prima dell’adozione del provvedimento temporaneo.
Per quanto concerne il contenuto delle controversie, i casi più ricorrenti, come negli anni precedenti, riguardano l’addebito di importi non dovuti, le mancate migrazioni, i distacchi non motivati o l’inadeguato funzionamento della linea.
Tra le altre attività del Corecom, è proseguito, infine, l’impegno sul versante degli interventi di tutela dei giovani rispetto ai nuovi media e a quelli tradizionali, con particolare riferimento alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, attraverso il progetto “Liberi in rete”, avviato nel 2019, e realizzato in collaborazione con le Università marchigiane, i cui termini sono stati differiti al 31 maggio 2021 a causa dei rallentamenti delle attività universitarie connessi all’emergenza epidemiologica.