COMPETENZE DIGITALI: ITALIA ARRANCA IN EUROPA

Dati del Rapporto annuale della Commissione europea che misura l'indice di sviluppo digitale negli Stati membri
I cittadini italiani non brillano per competenze digitali. A rilevarlo è il Rapporto annuale della Commissione europea che misura l'indice di sviluppo digitale (Desi) negli Stati membri, secondo il quale l'Italia perde terreno nella digitalizzazione, piazzandosi al 25° posto in Europa, arretrando di una posizione rispetto allo scorso anno, seguita solo da Romania, Grecia e Bulgaria. 
I dati antecedenti alla pandemia davano l'Italia “in buona posizione” nella preparazione al 5G, arrivata al 60% contro il 21% del resto della Ue ma un po’ arretrata (passando dalla 12ma alla 17ma posizione) sulla connettività nel suo complesso, con un ritmo di crescita più lento rispetto agli altri Stati membri.
Le carenze più significative nello sviluppo del digitale riguardano però soprattutto le competenze digitali di base e avanzate. Soltanto il 42% degli italiani tra i 16 e i 74 anni possiede competenze digitali di base (58% in Ue), mentre solo il 22% dispone di abilità avanzate (33% in Ue).
Il numero di specialisti e laureati nel settore delle tlc, pari al 2,8%, è molto al di sotto della media Ue (3,9%). Tra questi, soltanto l'1% è rappresentato da donne (1,4% il dato europeo). Tutto questo ha una ricaduta “nel modesto utilizzo dei servizi online, compresi i servizi pubblici digitali” (solo il 74% degli italiani usa abitualmente Internet contro l'85% degli europei), e su tutti gli altri settori del digitale. Anche in relazione all'e-government, a farne ricorso è soltanto il 32,3% degli italiani, la percentuale più bassa in Europa.