PA SOCIAL, L’80% CHIEDE NOTIZIE SU PIATTAFORME DIGITALI

Per gli italiani, molto utili social network e chat per comunicare con le istituzioni e ricevere informazioni e servizi

“L'emergenza Coronavirus ha cambiato radicalmente la nostra vita quotidiana mettendo al centro anche l'utilizzo degli strumenti digitali e le modalità di lavoro smart”. Questo è quanto emerge dalla ricerca condotta dall'Osservatorio nazionale sulla comunicazione digitale di PA Social e Istituto Piepoli, secondo cui “l'80% degli italiani considera molto utile l'utilizzo di social network e chat per comunicare con le istituzioni e ricevere informazioni e servizi. Quindi le piattaforme social sono arrivate ad una fase di maturità in cui convergono sulla stessa opinione il 75% degli over 54, l'80% tra i 35 e i 54 anni e l'88% tra i 18 e i 34 anni”.
“Il 68%, praticamente 7 su 10 - sempre in base all'indagine di PA Social e Istituto Piepoli - è favorevole all'utilizzo dei social per dare comunicazioni pubbliche ai cittadini. Da sottolineare che i più convinti sono le persone dai 54 anni in su, nello specifico il 72% (64% per la fascia 35-54 anni e 66% per i più giovani tra 18 e i 34 anni). L'emergenza ha messo al centro del dibattito e delle scelte politiche anche lo smart working. Il 60% degli italiani dichiara di lavorare in modalità smart, di questi il 6% lo fa per più di 8 ore al giorno. Con quali strumenti? Il più utilizzato resta il pc, con il 90%, seguono lo smartphone (32%), le video call con varie piattaforme (24%), il tablet (12%). Chiaro è anche l'orientamento degli italiani sul ruolo del digitale nelle fasi successive all'emergenza e soprattutto per la ripresa. Praticamente 9 italiani su 10 (l'88%) pensa che il Covid-19 abbia accelerato il lavoro del nostro Paese sui temi del digitale e che gli strumenti digitali saranno sempre più centrali, sia nel settore pubblico che nel privato. (Fonte Dire)