NO A MESSAGGI DI VIOLENZA E DISCRIMINATORI CONTRO LE DONNE

Il Corecom Marche si unisce alle molteplici prese di posizione contrarie alla partecipazione al Festival di Sanremo del rapper Junior Cally. “Serve una riflessione seria e costante sui contenuti”.
“E’ intollerabile, in una tv di servizio pubblico, dare visibilità a chi usa parole discriminatorie e violente”. Ad unirsi al coro di no nei confronti della partecipazione al Festival di Sanremo del rapper Junior Cally è il Corecom Marche, a cominciare dal suo presidente Cesare Carnaroli, insieme con gli altri due componenti, Domenico Campogiani ed Emanuele Maffei. Un no collegiale per ribadire che “non si possono accettare messaggi che rischiano soltanto di alimentare gratuitamente la violenza”.
“Chiediamo dunque – dice Carnaroli – una presa di posizione forte anche da parte della Rai. Scuse o giustificazioni dell’ultimo minuto non sono sufficienti. Il discorso è molto più ampio e complesso e va affrontato a un livello alto, perché riguarda la cultura, il sistema dei valori della nostra società e l’educazione delle giovani generazioni. Serve dunque una riflessione seria e costante sui contenuti e sui messaggi affinché una volta calato il sipario sul Festival tutto quello che lo ha preceduto non rimanga solo una sterile polemica”.