EMERGENZA LETTURA, CARNAROLI: “SERVE UNA POLITICA A SOSTEGNO DELL'EDITORIA”

Il presidente del Comitato regionale per le comunicazioni, a pochi giorni dall'inizio del nuovo anno scolastico e all'indomani del discorso del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della celebrazione dei 150 anni dell'Aie, interviene su quella che è stata definita “un'autentica emergenza nazionale”.

“Occorre una politica a sostegno dell'editoria perché è dai libri che si diffonde la conoscenza e con essa l'educazione e la crescita della cittadinanza, presupposti fondamentali per lo sviluppo della società”. All'indomani del discorso del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della celebrazione dei 150 anni dell'Aie (l'Associazione italiana editori) e a pochi giorni dall'inizio del nuovo anno scolastico, il presidente del Corecom Marche, Cesare Carnaroli, interviene per esprimere il suo sostegno a quella che è stata definita “un'autentica emergenza nazionale”, secondo le parole di Ricardo Franco Levi, presidente Aie.
“Abbiamo bisogno di libri – afferma Carnaroli – Le nuove tecnologie, i social media, i nuovi mezzi di comunicazione si stanno imponendo e sono utilissimi ma da soli non bastano. Libri e mondo digitale non possono 'sfidarsi', devono piuttosto 'confrontarsi' ed aiutarsi”.
Carnaroli riprende anche il pensiero del presidente Mattarella rivolto agli studenti; per il Capo dello Stato “l'istruzione dei ragazzi è interesse primario della Repubblica”. Carnaroli, da parte sua, afferma la necessità di politiche mirate, con programmi e interventi volti a favorire e diffondere il valore sociale della lettura a partire dalla giovane età, fino ad arrivare alla popolazione più anziana. E il pensiero non può che andare agli abitanti delle zone terremotate, dove in alcuni Comuni non arrivano più neanche i giornali e i periodici, come denunciato nei giorni scorsi dal sindaco di Castelsantangelo sul Nera. “Mi auguro – dichiara Carnaroli – che si possa risolvere presto questa difficile situazione. La maggior parte dei residenti dei Comuni terremotati è composta da popolazione anziana che ha, per questo, maggiore familiarità con i giornali in formato cartaceo. La diffusione di giornali e riviste è anche un segno concreto per contrastare l'isolamento di questi territori e dei territori montani più in generale”.
“Da parte del Corecom – conclude Carnaroli – in linea con le sue prerogative, riaffermo l'impegno a collaborare con le istituzioni per difendere il settore dell'editoria, così importante per la società”.