TLC: ANTITRUST, CONTRIBUTI GOVERNO NON A OPERATORI VERTICALI
Autorita' risponde alla richiesta della Presidenza del Consiglio

I contributi e le agevolazioni fiscali del Governo per il Piano Nazionale per la banda ultralarga non dovranno andare a operatori 'verticalmente integrati'. Risponde così l'Antitrust alla Presidenza del Consiglio dei Ministri che aveva chiesto un parere con l'obiettivo di capire come muoversi per non incorrere nel 'cartellino giallo' della Commissione europea per ipotetici 'aiuti di Stato'. L'Autorità nel suo parere inoltre “manifesta il suo apprezzamento per l'iniziativa governativa in parola”.
Con un intervento diretto di Telecom o degli altri operatori il rischio di essere accusati di aiuti di Stato dunque ci sarebbe, meglio dunque che a investire sia una società separata, o una joint venture tra operatori o ancora di più una start up. “Le società separate potrebbero assicurare un maggiore grado di trasparenza sulla effettiva attuazione dei piani di infrastrutturazione presentati nell'ambito delle procedure di gara. L'assegnazione dei contributi a società separate da quelle che erogano servizi di connettività agli utenti finali, dunque, consentirebbe di migliorare l'efficienza dell'attività di monitoraggio dell'uso dei contributi pubblici e delle agevolazioni fiscali previsti dalla Strategia” si legge nel parere dell'Antitrust.
Nella sua indagine conoscitiva l'Autorità aveva già indicato “il modello di un operatore di rete wholesale puro, non integrato verticalmente nella fornitura di servizi alla clientela finale” come la soluzione migliore e “la separazione proprietaria tra rete essenziale e servizi presenta evidenti pregi sotto il profilo concorrenziale”. Ma anche “i limiti previsti nella richiesta di parere appaiono compatibili anche con l'ipotesi di una società assegnataria dei contributi alla quale partecipino, in posizioni non di controllo, una pluralità di operatori attivi nella fornitura di servizi agli utenti finali”. “Valuti il Governo, infine – conclude l'Authority - se le limitazioni previste debbano riguardare le sole procedure competitive per l'assegnazione di risorse pubbliche per la realizzazione delle reti a banda ultralarga o debbano riguardare anche la concessione di agevolazioni fiscali”. (ANSA)