CYBERBULLISMO: ARRIVA A SENIGALLIA 'LIKE-STORIE DI VITA ONLINE'
Format giornalistico-teatrale su violenze commesse via web

Fa tappa domani a Senigallia 'Like-Storie di vita on line', il format giornalistico-teatrale sul cyberbullismo. Partito da Cagliari il 26 febbraio, dopo Ravenna e Milano, 'Like' arriva nelle Marche, nell'ambito della campagna educativa itinerante di “Una vita da social”, cui partecipa anche la Polizia di Stato. Per la sua chiave comunicativa originale e la sua forza emotiva, il format ha avuto grande successo fra gli studenti. “Sono orgoglioso - dice il giornalista Luca Pagliari, ideatore e conduttore dell'incontro - di portare questa campagna nazionale nella mia città. I ragazzi del Liceo Scientifico 'Medi' mi avevano chiesto di partecipare alla loro assemblea, mi è quindi sembrato bello sfruttare l'occasione per realizzare la tappa di Like-Storie di vita online”. Il format che non vuole lanciare accuse, si basa tuttavia sulla nuda cronaca prendendo spunto dalla storia di Andrea Spezzacatena, il quattordicenne di Roma che nel 2012 si è tolto la vita, dopo essere stato ripetutamente attaccato sui social con riferimenti all'omosessualità, e vuole offrire lo spunto per avviare importanti considerazioni sul peso delle parole, sul loro valore e sulla loro potenza.
Per Cinzia Grucci, dirigente del Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni per le Marche, l'iniziativa punta a far riflettere su “quanto siano dirompenti per chi li subisce i comportamenti di prevaricazione e violenza sulla rete e non solo”. “Paradossalmente - osserva l'esperta - il vero pericolo non è costituito da chi agisce (il bullo) ma dai soggetti terzi, ovvero persone che 'non agiscono' direttamente e tuttavia, con la loro condotta omissiva, creano il substrato omertoso che rende efficace l'azione del bullo”. (ANSA)