Pluralismo sociale e politico: verifica dello "spazio" che i soggetti rappresentativi delle diverse articolazioni della società hanno nella programmazione e il tempo che dedicano alla trattazione dei diversi temi oggetto di dibattito pubblico.
L'attività del Corecom sul versante della comunicazione politica riguarda sia i periodi di campagna elettorale o referendaria, durante i quali il Comitato è tenuto a svolgere la verifica del rispetto della cosiddetta "par condicio" introdotta dalla legge 28/2000 e dalla legge 313/2003; sia i periodi non interessati da campagna elettorale o referendaria; La disciplina della comunicazione politica sulle emittenti locali è stata modificata dal Codice di autoregolamentazione (D.M. 8 aprile 2004) che ribadisce il ruolo di vigilanza del Corecom liberalizzando però la messa in onda dei messaggi politici autogestiti a pagamento.
I compiti del Corecom durante i periodi elettorali e/o referendari sono i seguenti:
  • vigila sul rispetto della normativa vigente e del Codice di autoregolamentazione e della concessionaria pubblica nelle trasmissioni a carattere regionale;
  • accerta le eventuali violazioni, trasmettendo all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni la documentazione istruttoria (carteggio e supporti magnetici) unitamente a una proposta di provvedimento;
  • fornisce informazione e consulenza, sia nei confronti delle emittenti radiotelevisive che dei soggetti politici;
  • gestisce gli spazi pubblicitari riservati dalle emittenti radiotelevisive ai soggetti politici per la messa in onda dei messaggi autogestiti gratuiti e provvedere a rendicontare i rimborsi spettanti alle emittenti sulla base del numero dei MAG effettivamente trasmessi.
In periodo non elettorale la Commissione parlamentare di vigilanza e l'Autorità promulgano due diversi regolamenti (per l'Autorità è la delibera n. 200/00/CSP integrata dalla delibera n. 22/06/CSP).

Maggiori informazioni vengono fornite nelle sezioni "Comunicazioni" e "Normativa".