SMART SCHOOL, VIA AL CONCORSO. SUL PIATTO 350 MILIONI

Il bando del Miur riguarda la progettazione di 52 nuovi istituti in nome del digitale e dell'edilizia innovativa. Il ministro Giannini: 'Rivoluzioniamo gli spazi educativi'

Alcuni giorni fa Il Miur ha dato il via al concorso di idee per la progettazione e la realizzazione di 52 #ScuoleInnovative, grazie allo stanziamento di 350 milioni di euro, previsto dalla legge 'Buona Scuola'.

"Grazie a questo bando doteremo il Paese di 52 nuovi edifici all'avanguardia, sostenibili, a misura di studente - spiega il Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini - I progettisti dovranno immaginare istituti dotati di spazi didattici innovativi, ad alta prestazione energetica, con aree verdi fruibili. Scuole belle, attrattive che favoriscano l'apprendimento e l'apertura all'esterno, che diventino punti di riferimento per il territorio. Il cambiamento culturale che abbiamo immaginato con la 'Buona Scuola' passa anche da qui, dal ripensamento degli spazi educativi per una scuola più accogliente, da vivere sempre, anche in orario extra scolastico".

'Sono stati compiuti sforzi molto importanti sul capitolo edilizia.  Nei primi due anni di governo abbiamo mobilitato quasi 4 miliardi di risorse per interventi di ristrutturazione, manutenzione ordinaria e straordinaria, decoro e ripristino. A questi si aggiungono i fondi per lo sblocco del patto di stabilità e il Fondo Kyoto per l'efficientamento energetico. Grazie all'ultima stabilità abbiamo 1,7 miliardi in più di risorse che potremo utilizzare per opere di costruzione e ristrutturazione. Per un investimento totale di oltre 7 miliardi'- ha proseguito il Ministro.

Il bando per le #ScuoleInnovative sarà on line fin all'inizio della prossima settimana e si chiuderà il prossimo 30 agosto. Sarà scaricabile sul sito 'www.scuoleinnovative.it' dove è già disponibile la mappa delle 52 aree su cui sorgeranno le nuove scuole. Per ogni area sarà possibile visualizzare una scheda tecnica della tipologia di istituto da costruire con il costo stimato delle opere. Le aree sono state individuate dalle Regioni attraverso una procedura selettiva.

Il bando ha una valenza internazionale. Possono partecipare al concorso di idee ingegneri, architetti, singoli o associati,  società di ingegneria e società professionali. La procedura si svolgerà on line attraverso la piattaforma 'Concorrimi' messa a disposizione dall'Ordine degli Architetti di Milano.

Una Commissione di esperti individuerà per ciascuna area di intervento le prime tre proposte vincitrici che saranno premiate rispettivamente con 25.000, 10.000 e 5.000 euro. I progettisti potranno concorrere per una sola area. La progettazione finale sarà curata dagli Enti locali e potrà essere affidata anche agli stessi progettisti individuati dal concorso di idee.

L'Inail acquisterà le aree oggetto degli interventi di costruzione e realizzerà le scuole, mentre il Miur pagherà i canoni di locazione per trent'anni con fondi messi a disposizione dalla 'Buona Scuola'. Gli studenti che frequenteranno i nuovi edifici saranno coinvolti nella progettazione della loro scuola attraverso un hackathon (evento al quale partecipano, a vario titolo, esperti di diversi settori dell'informatica) per l'edilizia scolastica.

Da oggi è disponibile sul sito 'www.istruzione.it' anche una app 'La Buona Scuola – Edilizia scolastica' attraverso cui i cittadini potranno verificare quanti finanziamenti sono stati stanziati in merito nel proprio comune, come e se sono stati spesi.

Sarà anche possibile ricevere informazioni sui nuovi finanziamenti in tempo reale e dare il proprio contributo inviando segnalazioni ed opinioni  varie.

'La parola d'ordine è l'innovazione che, per la prima volta, viene istituzionalizzata e diffusa in tutte le regioni italiane - conclude  Laura Galimberti, coordinatrice della Struttura di Missione per l'Edilizia Scolastica della Presidenza del Consiglio dei Ministri. - Oggi abbiamo parlato di 52 scuole, ma questi istituti sono degli apripista da cui partire per una riqualificazione del patrimonio scolastico che non punti soltanto alla messa in sicurezza degli edifici esistenti ma  si proponga di studiare nuove soluzioni architettoniche per una didattica all'avanguardia e per la realizzazione di scuole che siano dei veri e propri civic center, punti di riferimento nei quartieri. Vogliamo avviare una rivoluzione culturale che, al lavoro di architetti ed ingegneri, affianchi le competenze dei pedagogisti e di chi la scuola la vive tutti i giorni'.

(www.corrierecomunicazioni.it)